Con la mostra “Of Essence And Existence “Cristina Fiorenza presenta le sue ultime intuizioni artistiche. Sin dal titolo è chiaro l’invito a non guardare alle sue creazioni quale sola visione di soggettività geniale ma piuttosto a prendere atto di quanto sia stato necessario per l’artista dotarsi di un metodo, di strumenti tecnici e culturali che qualifichino la rappresentazione dell’arte attraverso le sue opere.
La curatela è di Alessandro Cocchieri, antropologo e curatore museale; tra i tanti incarichi, Cocchieri è direttore del Museo Galileo Chini di Borgo San Lorenzo.
“Cristina Fiorenza è una scrupolosa osservatrice delle dinamiche sociali dell’arte, che, nella sua pratica artistica, ha sempre unito in maniera molto libera numerose tecniche.
Nella maggior parte dei medium con i quali Cristina Fiorenza si è relazionata, la materia ha sempre assunto un ruolo essenziale, ma è con la lavorazione della ceramica che tale materia ha trovato, nella poetica dell’Artista, la massima espressione.
Più in particolare, il progressivo approccio alla lavorazione della ceramica ha avvicinato l’Artista al linguaggio scultoreo portandola ad esplorare nuove possibilità di manipolazione delle materie prime.
Ma è grazie all’intuizione di ridefinire parte dei principi tecnici di lavorazione tradizionale della ceramica, come la cottura e l’utilizzo degli smalti in cottura, che i manufatti ceramici di Cristina Fiorenza assumono una pregevole peculiarità.
L’Artista lavora le argille ottenendo oggetti dalle superfici ruvide, che vengono ricoperte da diversi strati di particolare smalto; in risposta alle molteplici cotture ed a seconda del progetto, tale smalto può assumere l’aspetto di bolle o di crateri.
L’opera, che potrebbe apparire formalmente finita diventa invece altro, proprio attraverso il processo di sgretolamento degli smalti, che segna sulle superfici nuovi intrecci estetici.
Cristina Fiorenza scansa così l’idea di creare oggetti artistici inerti, rendendo la materia un corpo libero di compiere una propria metamorfosi performativa.
Le opere dell’Artista si presentano solo visivamente come vasi ma in realtà non sono altro che una “idea” di “vaso” completamente scultorea e con intenzioni distanti dall’oggetto d’uso.
Nella loro formale complessità, rappresentano una sintesi concettuale e materiale dell’“avvenuta” ibridazione tra oggetto scultoreo e oggetto funzionale.
Cristina Fiorenza riesce così non solo a realizzare con estremo rigore l’annullamento del confine “sottilissimo” che nelle lavorazioni ceramiche si ha tra oggetto e scultura, ma anche a rendere performativa l’arte applicata alla ceramica.
Le rigorose ed approfondite indagini su processo e materiale rendono il lavoro dell’Artista espressione di un “alto” livello di competenza nella produzione ceramica.
Al tempo stesso, la resistenza di Cristina Fiorenza ai confini formali e tecnici della tradizione ceramica dona all’arte un nuovo territorio di investigazione ricco di libertà espressiva, invenzione e gioco.
Con la mostra “of essence and existence” l’Artista ci porta “dunque” ad esplorare questo suo originale momento creativo e gli effetti delle ripetute sperimentazioni sulla materia “prima”.”
Alessandro Cocchieri
Gilda Contemporary Art
www.gildacontemporaryart.it